Alluvione del '66
ll 4 Novembre 1966 avvenne un cataclisma naturale di portata storica con alluvioni disastrose in diverse parti d’ Italia, fra le quali si ricorda in particolare quella che si abbatté su Firenze. Anche il Veneto subì conseguenze drammatiche con grandi danni. Chiuppano quel giorno fu investito dalla furia degli elementi, ma il profondo alveo dell’Astico, come sempre, protesse il paese; tuttavia giù a livello del torrente passò la “brentana” più rovinosa a memoria d’uomo. Crollò il ponte del “Majo” che collegava Bessè con la sponda caltranese, poco più di una passerella in legno, che non fu più ricostruita; il canale Rossi scomparve sotto la corrente e le macchine nella centrale elettrica della Rozzola furono sommerse dall’acqua. Qui, dentro una cabina ancora esistente, stavano le pompe di sollevamento dell’acqua potabile per alimentare gli acquedotti: il sindaco Gaetano Schiavo in serata inviò sul posto, a protezione degli impianti, il dipendente comunale Asterio Dal Pra' con due idraulici chiuppanesi, tuttavia impotenti a contenere l’impetuosa salita delle acque. In generale a parte qualche smottamento, allagamento di interrati, infiltrazioni dai tetti Chiuppano non patì conseguenze gravissime, ma la paura per gli abitanti fu tanta.